La prossima riunione del coordinamento Fiom di Fincantieri si terrà il 16 settembre a Palermo. La decisione è stata presa ieri a Mestre, al termine di una riunione delle strutture Fiom interessate a Fincantieri. La scelta di effettuare il coordinamento a Palermo vuol sottolineare la nostra grande preoccupazione sulle reali intenzioni del gruppo, circa la distribuzione delle commesse e la tenuta occupazionale dei cantieri di Palermo, Castellammare di Stabia e della controllata Isotta Fraschini di Bari. Così Bruno Papignani, responsabile Fiom Cgil per Fincantieri.

"Il coordinamento Fiom discuterà anche su quali azioni e quale atteggiamento adottare nei riguardi del gruppo, che da luglio ha interrotto il negoziato sull'integrativo, senza prevedere nessun incontro, e ripetendo le assurde pretese aziendali che mettono in discussione gli attuali assetti industriali attraverso 'spezzatini', delocalizzazioni, appalti e subappalti - con accertate sacche d'illegalità -, che sono la causa, insieme a una organizzazione del lavoro sbagliata, di inefficienza, scarsa redditività e produttività, che l'azienda tende a scaricare sui lavoratori. Inoltre, per la Fiom è inaccettabile la perdita di migliaia di euro l'anno ai danni dei lavoratori, a seguito della disdetta degli accordi da parte di Fincantieri, e se questo problema non verrà risolto in tempi rapidi, reagiremo con una forte mobilitazione", continua il dirigente sindacale.

"Infine, il coordinamento avrà anche il compito di avanzare, in coerenza con la piattaforma, proposte in grado di equilibrare le giuste esigenze dei lavoratori e quelle di Fincantieri, per far fronte alle commesse acquisite, a differenza dell'atteggiamento del gruppo dirigente, che insiste sulle rappresaglie sindacali contro la Fiom, senza affrontare i reali problemi dell'azienda. Occorre una svolta rapida, altrimenti Fincantieri avrà la responsabilità di mettere in discussione il futuro della cantieristica italiana, nonostante il maggior azionista sia il ministero del Tesoro. Questo non possiamo permettercelo e non lo accetteremo", conclude l'esponente della Fiom.