Arrivano nei porti italiani le migliaia di profughi soccorsi nel fine settimana al largo delle coste libiche. Tra loro decine di minori, molti dei quali senza genitori o altri adulti ad accompagnarli. Due unità della Guardia Costiera di Roccella Jonica e di Crotone hanno da poco concluso un'operazione di soccorso di un barcone con circa 120 migranti a 150 miglia a sud-est di Roccella. Il barcone era stato individuato da un velivolo della Guardia Costiera decollato nella notte a seguito di una segnalazione. E' solo l'ultima delle molte operazioni di soccorso delle ultime ore che hanno portato in salvo oltre 1500 profughi.

Ieri sera era approdata anche un'altra barca con a bordo 466 migranti recuperati in due distinte operazioni al largo. A bordo c'erano 422 uomini, 23 donne e 21 bambini. I Paesi di provenienza sono Mali, Libia, Costa d'Avorio, Sierra Leone, Guinea, Senegal, Nigeria, Gambia, Siria e Bangladesh. In questo caso, non sono state segnalate situazioni di particolare criticità.

Nel frattempo si registrano inquietanti episodi di razzismo. Una cartuccia da caccia calibro 12 su un foglio con scritto "Niente clandestini o bruciamo l'hotel. Occhio!" è stato rinvenuto il titolare del Miramonti di Tarsogno, nell'Appennino parmense, all'ingresso dell'albergo, ora chiuso e in vendita. A dare la notizia Tv Parma. In passato erano circolate voci sulla possibilità di ospitare migranti ma i titolari hanno smentito: "Mai pensato di affittare a clandestini o di accoglierli". Il gesto? "Provocazione o bravata, fuori luogo è del tutto inutile".

Ma episodi di questo genere non avvengono solo in Italia. Una palestra destinata a futuro centro di accoglienza per i profughi è stata distrutta da un incendio nel Brandeburgo, in Germania, nel centro di Nauen. Nessuno è rimasto ferito, essendo l'edificio ancora vuoto, ma la struttura è andata completamente distrutta ed è a questo punto inutilizzabile.

Sempre ieri, infine, da registrare la protesta di un centinaio di profughi a Milano. Sono scesi in strada bloccando il traffico per protestare contro il mancato ottenimento del permesso di soggiorno ed immediata è esplosa la polemica. La manifestazione ha preso il via in mattinata quando i migranti hanno lasciato il campo d'accoglienza di Bresso, alle porte del capoluogo lombardo e occupato per più di un'ora viale Fulvio Testi.