Dal 2012 a oggi sono 1.679 le vittime di tratta nel nostro paese, soprattutto minori. E' il dato che emerge dal rapporto di Save the Children, dal titolo "Piccoli schiavi invisibili", diffuso oggi (21 agosto). Lo riporta l'Adnkronos. I più vulnerabili, spiega l'organizzazione, sono ragazze nigeriane costrette a prostituirsi e giovani egiziani sfruttati sul lavoro. Un dato - tra l'altro - che non tiene conto dei bambini e adolescenti che rimangono invisibili e non vengono identificati come 'schiavi' di tratta e sfruttamento.

L'Italia è il Paese dove è stato segnalato il maggior numero di vittime accertate e presunte. Quest'anno, in particolare, è cresciuto di molto il numero di persone che hanno raggiunto l'Europa attraverso il Mediterraneo. E a fuggire da guerre, fame e violenze, sono tanti i minori non accompagnati : 7.357 dal 1 gennaio al 18 agosto 2015 solo in Italia, secondo i dati del ministero dell'Interno. Sono bambini e adolescenti soli che rischiano di cadere nella trappola dello sfruttamento.

Oltre alle giovani nigeriani avviate alla prostituzione - scrive sempre l'Adnkronos -, sono centinaia gli egiziani vittima di sfruttamento lavorativo per "ripagare" i trafficanti che li hanno portati in Italia. I ragazzi, provenienti soprattutto da Alessandria o dalla Libia, a Roma vengono impiegati nei mercati generali di frutta e verdura (Car): 10 euro per caricare un camion di frutta e verdura e 50 centesimi per ogni cassetta riempita. Ma anche negli autolavaggi lavorano ininterrottamente anche per 12 ore, per 2-­3 euro all'ora, così come nelle pizzerie e frutterie, denuncia Save the Children.