Nei giorni scorsi, le segreterie della Toscana di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil avevano inviato una lettera sulle problematiche relative allo svolgimento delle gare per la distribuzione del gas al governatore Enrico Rossi, e alla presidente dell’Anci regionale, Sara Biagiotti, da cui si attende ancora una risposta, e alle aziende del settore. I temi sottolineati unitariamente dalle organizzazioni sindacali di categoria riguardano la qualità e la sicurezza del servizio per i cittadini e per le imprese e le tutele per i circa 1.200 lavoratori del settore.

L’iniziativa ha prodotto un primo importante risultato, riguardo alle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici del gas: Estra spa e Centria reti gas, che in Toscana gestiscono il servizio nelle province di Arezzo, Prato e Siena, in una lettera inviata ai sindacati e alle stazioni appaltanti della regione (nella maggior parte dei casi i comuni capoluogo), dichiarano “il proprio intento di applicare ai lavoratori, che dovessero passare alle proprie dipendenze per effetto dell’aggiudicazione, l’articolo 18 della legge 300/1970 come novellato dalla legge 92/2012”.

L’esclusione dell’applicazione del Jobs act è una delle richieste avanzate a tutte le aziende toscane dai sindacati insieme all’individuazione di una modalità di passaggio del personale, che garantisca la continuità normativa, previdenziale e di reddito, cosa resa estremamente complicata dalle incertezze prodotte dal Dm 21 aprile 2011.

Dunque, un primo risultato dell’iniziativa sindacale è stato raggiunto, che dovrà essere accompagnato, come richiesto nel documento delle categorie di Cgil, Cisl e Uil, da misure di garanzia sul servizio e sulle condizioni dei lavoratori che chiamano in causa, sempre secondo le posizioni espresse da Filctem, Femca e Uiltec, anche la responsabilità e il ruolo delle istituzioni regionali e locali, oltre che di tutte le aziende di distribuzione.