Anche la Funzione pubblica Cgil Lombardia, come già la confederazione regionale, aderisce e sostiene il Milano Pride di domani, 27 giugno. "A maggior ragione il sindacato di chi è lavoro pubblico sa come questo sia, per mandato, inclusione e non esclusione – si legge in una nota –. A maggior ragione il sindacato dei dipendenti di Regione Lombardia, che rispondono ai razzismi, alle intolleranze e alle discriminazioni del loro presidente, Roberto Maroni, partecipando a presidi contro l’omofobia o attraverso raccolte di viveri per i rifugiati. A maggior ragione il sindacato di chi ogni giorno traduce in azioni concrete i diritti della cittadinanza, di chi ha per missione il bene comune e di ciascuno, nonostante gli attacchi subiti sul piano contrattuale e mortificando le professionalità, crede nei diritti e nella libertà delle persone".

"Da qui la nostra solidarietà e il nostro rinnovato impegno perché le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer possano vivere in serenità e libertà le proprie scelte affettive e sessuali. Perché abbiano il diritto di essere e vivere se stesse con dignità e con rispetto. A partire dai posti di lavoro, attraverso il riconoscimento dei loro diritti nella contrattazione, nazionale e integrativa".

"Ci batteremo sempre – conclude il comunicato –, con le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori, per estendere i diritti, i valori dell’uguaglianza, della libertà. Per far crescere la cultura della solidarietà. Per affermare la laicità dello stato e delle istituzioni".