"La situazione di conflittualità sorta attorno ai profughi ospitati ad Eraclea ha messo in evidenza le negatività legate alla ricerca di soluzioni affrettate, da un lato, e dalla rinuncia della Regione a svolgere il proprio dovere istituzionale preferendo lanciare barriere, dall’altro". È quanto denuncia in una nota la segreteria della Camera del Lavoro Metropolitana di Venezia.

"L’ipotesi ora messa in campo dal Comune che ha individuato un’area idonea ad ospitare i profughi e modalità di accoglienza rispettose della dignità delle persone, ripudiando l’idea di tendopoli o altri tipi di concentramento, è l’esempio di un approccio responsabile e costruttivo con cui far fronte a problemi umanitari dalla portata enorme, che i proclami del Governatore del Veneto, per quanto gridati a voce alta, non riusciranno a fermare", afferma la Cgil.

Per il sindacato, "le soluzioni vanno trovate preferendo sistemazioni per piccoli gruppi e richiamando ad un’assunzione di responsabilità tutte le amministrazioni locali. Negare l’accoglienza non significa nulla, tanto più a fronte di impegni che si è tenuti a rispettare".

Domani, sabato 20 giugno, una delegazione della Cgil di Venezia e del Veneto sarà a Roma per partecipare ad una manifestazione in piazza del Colosseo organizzata da varie associazioni. "Lo scopo - si legge ancora nella nota - è quello di porre fine alle stragi nel Mediterraneo chiedendo all’Europa un impegno diverso dagli interventi armati contro i barconi per aprire corridoi umanitari e vie d’accesso legali al territorio europeo e consentire ai profughi di scegliere il paese dove andare".