Dopo la drammatica aggressione a colpi di Machete che ha visto un capotreno perdere un braccio a Milano, altri episodi rimettono la questione della sicurezza dei lavoratori del trasporto ferroviario al centro del dibattito. A Firenze, i sindacati scrivono al prefetto per denunciare un nuovo grave attacco subito stavolta da due lavoratrici che stavano prestando assistenza ai viaggiatori nella stazione di Santa Maria Novella. 

In una nota congiunta, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti di Firenze dichiarano "di non poter più assistere a quanto sta accadendo senza alzare il livello di allarme anche e proprio nei confronti di tutta la cittadinanza, che è altrettanto a rischio". Da qui la decisione di organizzare un volantinaggio con presidio per giovedì 18 giugno dalle ore 13 alle 15 alla stazione di Santa Maria Novella (lato Piazza Adua).

Per i giorni successivi i sindacati fiorentini stanno organizzando una serie di assemblee con tutti i lavoratori dei trasporti per predisporre le iniziative di fermata immediata del servizio, ogni volta che si dovessero ripetere aggressioni a qualsiasi operatore sui mezzi (treni, bus, tram, traghetti, ecc.) o negli impianti specifici. "Il tutto per affermare la necessità di tutele agli operatori del settore, che sono anche – concludono i sindacati – tutele per i cittadini che usano i sistemi di trasporto collettivi".

Anche dall'Umbria arriva un allarme analogo. "Lunedì 15 giugno - scrive in una nota la Filt Cgil regionale - un capotreno di Umbria Mobilità (ex FCU) è stato aggredito fisicamente da un viaggiatore mentre svolgeva controlleria, inoltre tutti ricorderete la tremenda aggressione a colpi di bottiglia ai danni di un capostazione di RFI, avvenuta tempo fa presso la stazione di Ponte San Giovanni. Oltre a questi episodi - continua la Filt -  quasi quotidianamente assistiamo a scene al limite dello scontro fisico su alcune tratte, sia della rete RFI che ex FCU". In particolare, il sindacato umbro segnala criticità sulle tratte che collegano Perugia a Umbertide, Roma e Firenze. "Sono ormai tristemente famose per i nostri capitreno - commenta la Filt Cgil - che giornalmente a proprio rischio e pericolo, faticano a svolgere il proprio lavoro".

A fronte di questa situazione, nei giorni scorsi è stato sottoscritto tra sindacati di categoria dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti Attività Ferroviarie e Fast Ferrovie, ed Fs un verbale di accordo che avvia le prime concrete iniziative di contrasto al fenomeno delle aggressioni al personale. Nello specifico, nel verbale è stato individuato tra le parti, sulla base degli elementi acquisiti dal Comitato FS-Polfer, un primo elenco di treni, successivamente integrabile, in riferimento al quale Trenitalia programmerà la soppressione del servizio, a partire dal prossimo 26 giugno, qualora le forze dell’ordine non garantiscano la presenza a bordo.

Inoltre, relativamente ai servizi di carattere regionale, vengono attivate richieste di analoghe iniziative presso le Prefetture dei capoluoghi di regione per dare attuazione alle risultanze della sede istituzionale nazionale e per l’eventuale integrazione del primo elenco di treni definito tra le Parti a livello nazionale.

Nel verbale si precisa anche che, richiamando la specifica procedura già vigente da tempo in Trenitalia, il personale di bordo, richiesto l’intervento della Polfer qualora ritenuto necessario, può avvalersi della facoltà di sospendere temporaneamente l’attività di controlleria. Viene concordato inoltre che Trenitalia proporrà alle imprese ferroviarie partecipate (vedi Trenord) l’adozione di modalità analoghe coerenti con le procedure vigenti in dette aziende.