Incontro tra i sindacati e il nuovo sovrintendente dell’Orchestra sinfonica siciliana Francesco Ernani, oggi, mercoledì 17 giugno, a Catania. Ernani ha illustrato ai sindacati le linee guida del suo programma di risanamento del teatro, che passerà da un piano di estinzione del debito. Dal nuovo management, ai sindacati è stata presentata la nuova idea di teatro-impresa che si fonda innanzitutto sulla collaborazione con le altre istituzioni culturali dell’Isola.

E dal Slc Cgil giungono segnali di apertura e di fiducia. “E’ stato un incontro civile e garbato. Il sovrintendente va nella direzione giusta, diverse azioni annunciate sono state in questi anni i cavalli di battaglia della Slc, come il lavoro in sinergia tra i teatri. Ci sono le possibilità per una buona intesa anche se resta sempre qualche punto non condiviso – dichiara il segretario del Slc Cgil Maurizio Rosso - Il piano di razionalizzazione del debito che ci è stato presentato dimostra l’intenzione di ridare slancio al teatro e di andare verso una programmazione che abbia un respiro certo per i prossimi tre-cinque anni. Ci sembra si abbia finalmente un’idea più chiara su come recuperare risorse e investirle. La Foss rappresenta un’eccellenza nel panorama siciliano. A non rendersene conto è rimasta solo la politica, che in questi 10 anni di tagli dei fondi è stata assente, incapace di pianificare una politica culturale adeguata allo sviluppo di un settore strategico per l’economia della Sicilia. Mentre ai lavoratori è stato fatto pagare un contributo altissimo. A tutto questo diciamo: basta”.

Il Slc al nuovo sovrintendente chiede certezza di risorse per poter varare una politica culturale seria, fondato sulla sinergia tra i teatri, sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione degli archivi, sull’apertura del teatro e della sua orchestra al territorio e alle periferie, sull’attrazione di quella fetta di turismo che arriva a Palermo con le navi da crociera. “Ci auguriamo di poter sostenere un programma di lavoro del genere – aggiunge Rosso - E’ banale l’idea dell’assessorato al Turismo che pensa ancora ai tagli e a destinare al Fus, fondo unico dello spettacolo,un quantitativo di risorse inadeguato: 5 milioni. Dei quali, 2 milioni e 700 mila euro da distribuire a tutti i teatri siciliani e 3 milioni 300 mila euro per i privati”.