La crisi occupazionale, le emergenze del settore delle costruzioni e la necessità di siglare protocolli di legalità negli appalti a Palermo e maggiori controlli sul rispetto delle norme contrattuali e del pagamento degli stipendi, sono stati al centro di un incontro in Prefettura tra la Fillea, il sindacato degli edili della Cgil, e l’ufficio del capo di gabinetto della Prefettura. Il sindacato ha ribadito la richiesta, già avanzata al Comune, dell’istituzione di un tavolo tecnico con le associazioni datoriale per l’introduzione di clausole di salvaguardia per l’occupazione negli appalti.

“A causa della mancata applicazione del protocollo siglato a ottobre 2013 tra Comune, Ance e organizzazioni sindacali, da parte delle aziende vincitrici di appalti nella nostra città, non è mai arrivata la risposta che attendevamo in favore dei disoccupati di Palermo” – hanno rilevato il segretario della Fillea locale, Francesco Piastra e il componente della segreteria provinciale della Fillea, Piero Cerauolo. Presenti all’incontro, anche due esponenti del comitato che raggruppa centinaia di disoccupati di Palermo e provincia.

Il sindacato ha sollecitato un monitoraggio di tutte le opere pubbliche cantierabili di Palermo e delle opere finanziate, ma mai partite. E ha chiesto la redazione di protocolli di legalità, da siglare con le imprese, per tutte le grandi opere presenti sul territorio:  anello ferroviario (Tecnis), linea ferrata Palermo-Agrigento (Sicurbau), nuovo svincolo di Castronuovo (Tecnis), la cittadella della polizia a Boccadifalco (Ricciardello) e la tratta ferroviaria Cefalù-Castelbuono (Toto Costruzioni).

“Dall’incontro, che riteniamo strategico e di fondamentale importanza, le questioni da noi sempre rivendicate hanno ricevuto l’attenzione sperata degli organi più alti dello Stato – aggiungono Piastra e Ceraulo –. Ora auspichiamo che questo incontro sia l’inizio di un percorso condiviso. Sui grandi appalti, occorre puntare sul controllo delle ditte affidatarie, per garantire l’assoluta certezza che nei cantieri vengano applicate leggi e contratti. Abbiamo riscontrato, già in diverse situazioni, la mancata applicazione delle norme contrattuali e diversi casi di sofferenza nei pagamenti degli stipendi, o di ritardi, nei confronti dei lavoratori”.