Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda dell'Umbria "ringraziano il personale delle scuole della regione che compattamente, in misura senza precedenti (con quasi l'80% di adesione allo sciopero e moltissime scuole chiuse) ha partecipato allo sciopero del 5 maggio ed alla manifestazione di Roma". "Il personale – si legge in una nota – ha risposto all'arroganza del governo Renzi e al carattere autocratico e dirigistico del ddl sulla scuola in discussione alla Camera. Docenti e personale Ata, preoccupati essenzialmente del depauperamento dell'Offerta Formativa e della mancanza di risposte reali ai problemi della nostra scuola, a partire dalla valorizzazione delle professionalità, hanno risposto alla chiamata delle organizzazioni sindacali, restituendo dignità e ruolo alla rappresentanza ed identificando il sindacato come luogo democratico di discussione ed elaborazione".

"Lo Sciopero del 5 maggio dimostra – si legge ancora nella nota – che mentre la politica si divide e non risolve i problemi reali del paese o si rifiuta di confrontarsi, come è accaduto anche nella nostra regione, con il mondo della scuola, il sindacato unisce e costruisce pur nella diversità di approcci e matrici culturali. All'idea di scuola semplificata ed impoverita che emerge dal D.d.L e che interpreta malamente l'autonomia scolastica facendo del dirigente scolastico un 'capitano d'azienda' piuttosto che un resposanbile di una comunità educativa, rispondiamo con un'idea moderna e coraggiosa che mette al centro la comunità educante piuttosto che il singolo, capace di elaborare proposte formative rispondenti agli attuali/reali bisogni dei nostri giovani".