"L’intenzione del presidente del Consiglio di non stralciare dal disegno di legge il piano delle assunzioni dei precari conferma il tentativo di restringere i tempi della discussione parlamentare e la volontà di impedire una modifica radicale dell’impianto autoritario e regressivo del disegno di legge sulla scuola – così in una nota Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil –. Alle dichiarazioni di apertura ai cambiamenti dei contenuti non corrispondono decisioni conseguenti e anzi vengono confermati tutti i punti inaccettabili. Basta con le furbizie perché gli emendamenti che circolano non cambiano assolutamente nulla".

"Lo sciopero e le manifestazioni unitarie del 5 maggio confermeranno che si allarga l’opposizione e il dissenso del mondo della scuola e del paese e il governo dovrà tenerne conto - conclude il sindacalista –. Non basteranno piccoli aggiustamenti a un provvedimento che demolisce ulteriormente la scuola pubblica. Senza consenso e partecipazione non ci può essere miglioramento della qualità dell’istruzione del nostro paese e le mobilitazioni di questi giorni rivendicano una scuola più giusta, più democratica e meno disuguale".