"Una proroga di tutte le scadenze a fine ottobre garantirebbe un termine congruo, entro cui organizzare sul territorio una risposta adeguata all'emergenza Isee". È quanto dichiara il segretario organizzativo della Cgil Friuli Venezia Giulia, Emanuele Iodice, in vista dell’incontro tra Giunta regionale, Anci, Upi, sindacati, Caf e Inps, in programma venerdì 24 aprile.

"Ci auguriamo che regione, province, comuni e Inps – commenta il dirigente sindacale – siano consapevoli che il disagio riguarda riguarda decine di migliaia di cittadini e che servono risposte molto più incisive di quelle arrivate finora".

Due, le direzioni su cui muoversi, secondo la Cgil: da un lato, la proroga di tutte le scadenze, dall’altro, un intervento pubblico a supporto dell’attività dei Caf. "Per quanto ci riguarda – dice ancora Iodice –, continueremo a fare la nostra parte, ma è evidente che questo non basta. L’attività che sono in grado di fare i Caf, infatti, è nettamente insufficiente rispetto alla domanda che c’è da parte dei cittadini. Ma le responsabilità non sono certo dei Caf. Per questo, chiediamo di organizzare appositi sportelli Isee all’interno degli uffici pubblici".

Quanto alle proroghe, la scelta spetta, in primo luogo, alla Regione: "Non soltanto in relazione alle molte di sua diretta competenza – spiega l'esponente della Cgil friulana –, ma anche per tante decisioni che solo formalmente spettano ai comuni. È chiaro, comunque, che tutte le parti in causa, che parteciperanno al tavolo di venerdì, devono fare la loro parte per risolvere l’emergenza".