"A quanto leggo dalle agenzie, direi che se per fare il parlamentare o il Presidente del Consiglio fosse necessario un percorso formativo obbligatorio, fra i testi da leggere e imparare a memoria ci metterei anche questo rapporto". Così Walter Schiavella, segretario generale della Fillea, commenta il rapporto Accredia-Censis, ('La certificazione come strumento di semplificazione amministrativa'), presentato oggi a Roma.

"I dati di sintesi, diffusi oggi dal rapporto, sembrano confermare quanto andiamo dicendo da anni – prosegue il dirigente sindacale –, e cioè che l'aumento delle irregolarità da parte delle imprese, prima di tutto sul lavoro e sulla sicurezza, è strettamente connesso all'abbassamento del quadro delle regole e del sistema dei controlli. Quando si tagliano le risorse per la lotta all'illegalità, facendo sparire 600 dei 4.000 operatori ispettivi, il risultato è solo uno: più lavoro irregolare, più lavoratori ricattati e sfruttati, più macelleria sociale, più morti sul lavoro".

"Come l'edilizia drammaticamente testimonia, in questi anni di crisi, la competizione tra le imprese è stata vinta da quelle irregolari, e le scelte dei governi lo hanno favorito. Come l'esecutivo Renzi che, a proposito di certificazioni, ha scelto di depotenziare uno strumento determinante di controllo sulla regolarità del lavoro, il Durc, e ha risolto il problema dei tanti lavoratori precari e senza diritti, estendendo la loro condizione a tutti. Serve altro, per dire che Renzi non cambia verso rispetto alle politiche scellerate dei governi di questi ultimi 20 anni?", conclude l'esponente
della Fillea.