“La questione della contrattazione è fondamentale nelle difficoltà che stiamo vivendo oggi. Perché può essere uno degli strumenti di contrasto alle azioni che il governo sta mettendo in campo. E ci sono le condizioni per farlo, soprattutto in questi mesi, in cui tutti abbiamo tavoli aperti o piattaforme da presentare. Questo anche se per i rinnovi non abbiamo un modello stabile. I contratti li faremo con la strumentazione che abbiamo, ma è importante provare a lavorare con questi strumenti, come ad esempio i due livelli di contrattazione. Li dobbiamo difendere”. Lo ha detto Franco Nasso, segretario generale della Filt, nel corso della giornata di approfondimento sulla contrattazione promossa oggi a Roma dalla Fillea Cgil.

“Dobbiamo valutare la tenuta di questo modello contrattuale – ha continuato Nasso – e dall'interno rispondere alle azioni legislative che incidono sulla contrattazione. Io penso che alcune cose si possono fare, e in alcuni casi già si stanno facendo. Come ad esempio contrastare il jobs act con la contrattazione. I campi su cui lavorare sono i cambi d'appalto, le clausole sociali e i vincoli sui licenziamenti collettivi, il demansionamento e i licenziamenti disciplinari. In molti contratti il jobs act salta tutto questo, eppure c'è ancora spazio per un lavoro contrattuale”.

“Nella nostra categoria, quella dei trasporti – ha concluso il segretario generale della Filt -, abbiamo tutte le tipologie di produzione: privato, ex pubblico e pubblico. Abbiamo quindi una gamma molto ampia di controparti. Il problema è quali risposte contrattuali dare rispetto alla trasformazione del processo produttivo. Nella categoria sono in atto due grandi processi di cambiamento, le liberalizzazioni delle aziende pubbliche e la terziarizzazione. La nostra risposta è l'inclusione per filiera e i contratti più ampi. E' questa la logica con cui abbiamo provato a contrastare questi fenomeni, e con i contratti di settore abbiamo avuto un discreto successo”.