"La scadenza questa volta è stata rispettata: dopo due proroghe, da oggi iniziano a chiudere davvero gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, l’ultimo baluardo della logica manicomiale. Siamo ad una svolta positiva, resa possibile dalla mobilitazione del comitato stopOpg, di cui la Cgil nazionale è promotrice, e dall’impegno di tanti operatori che lavorano, troppo spesso in condizioni difficili, per garantire diritti e cittadinanza". Così Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil, interviene nel giorno della chiusura degli Opg.

"Ritardi, resistenze e allarmismi ingiustificati, come è già accaduto con la chiusura dei manicomi, non hanno fermato una riforma che rende migliore il nostro Paese, e che ora, per essere attuata, ha bisogno di impegno e determinazione", sostiene Lamonica. "Sappiamo bene - continua - che non basta chiudere gli Opg: bisogna costruire l’alternativa". "Occorre destinare risorse e personale ai servizi socio sanitari e di salute mentale nel territorio anziché alle Rems. Queste ultime - spiega la dirigente sindacale - sono sì strutture sanitarie, ma pur sempre detentive, e occorre ridimensionarle per evitare derive neomanicomiali".

"Per questi motivi e con questi obiettivi - conclude Lamonica - la mobilitazione continua. E da oggi, certamente, con qualche speranza in più".