“Il Vertice dell’Istituto deve rinunciare al pericoloso progetto di smantellamento della rete territoriale da cui discenderebbero gravi e irrimediabili ripercussioni sui servizi resi gratuitamente ai cittadini e si evidenzierebbe una perdita di ruolo e di credibilità per tutta l’Istituzione” sottolinea un comunicato della Fisac Cgil.

“Nelle Marche, dopo la chiusura nel 2009 della Filiale di Macerata, ora nel mirino ci sono le Filiali di Ascoli Piceno e Pesaro, praticamente l’unico sito dove rimarrebbe aperta la Banca d’Italia sarebbe Ancona… per il momento! Perché il disegno finale è quello di trasformare l’istituzione in un’Authority”.
“Il vertice dell’Istituto anziché individuare un’organizzazione capace di esercitare con maggiore efficacia le funzioni istituzionali, non riconosce le proprie responsabilità e preferisce darsi alla fuga” denuncia ancora il sindacato.

“Il progetto della Banca appare esclusivamente “politico, privo di qualsiasi motivazione e incurante degli impatti sociali” conclude la nota sindacale. “Siamo certi che se il progetto della Banca dovesse realizzarsi, sarebbe vissuto anche come un’inammissibile cancellazione di un presidio contro l’illegalità, proprio oggi che corruzione e criminalità dilagano e si diffondono”.