L’Slc, dopo l’incontro dei giorni scorsi tra Davide Faraone e i dipendenti di Almaviva, ha inviato al sottosegretario all’Istruzione, come da accordi verbali, un documento con le richieste del sindacato da inserire in un piano 'per mettere in sicurezza' il settore dei call center.

“Il primo punto – dice Rosalba Vella, dell'Slc locale – è il recepimento della direttiva Ue 23/2001, che regolamenta il sistema degli appalti, in particolare nei call center, e che estende le tutele dell'articolo 2112 del contratto collettivo ai cambi d'appalto. Inoltre, chiediamo la riapertura del tavolo tecnico di settore presso il Mise; l’applicazione delle sanzioni previste per la mancata applicazione delle regole prescritte dall'articolo 24 bis del decreto legislativo  83/2012, nel caso di call center trasferiti all’estero; il progetto di legge contro le gare d'appalto al massimo ribasso e le delocalizzazioni; il piano legislativo che preveda tutele per i cocopro (Lap) dei call center e contro la delocalizzazione del traffico outbound”.