Flai Cgil e Fai Cisl denunciano il progressivo e allarmante disimpegno della Provincia autonoma di Trento in tema di tutela e salvaguardia del territorio,

"Come si può facilmente verificare, analizzando il bilancio 2014-16 della Provincia, infatti, le previsioni di spesa per il capitolo ambiente - sviluppo sostenibile e protezione ambientale - diminuiscono di quasi 2 milioni; quelle per le risorse forestali e faunistiche (associazioni, valorizzazione della filiera bosco-legno) di 1,6 milioni; quelle per i parchi e le aree protette di 2 milioni; quelle per le calamità e il ripristino del territorio di 3 milioni; quelle destinate al rischio geologico di 400.000 euro", denunciano i due sindacati.

"La prima grave conseguenza di queste scelte è la progressiva e già denunciata diminuzione del numero di occupati nel settore: il rischio è che nel giro di pochi anni venga del tutto a mancare il numero sufficiente di figure professionali a presidio della sicurezza del territorio. Ulteriore preoccupazione desta la ormai prossima chiusura dei consorzi boschivi e la imminente riorganizzazione del corpo forestale", proseguono le due sigle.

"Il Trentino non differisce da tutto il resto del territorio nazionale in quanto a rischio idrogeologico, anzi, è molto fragile. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati, ben 222 comuni della nostra Provincia sono considerati a rischio e che la ricerca ci colloca tra i dieci territori più esposti. Se è vero che praticamente è impossibile impedire alla natura di fare il suo corso, è però fondamentale operare concretamente per mitigare il rischio e limitare l’esposizione di cittadini e turisti, tanto cari anche alla nostra economia, aggiungono i confederali.

"In mancanza di una decisa inversione di rotta in merito agli investimenti, si comprometterà inevitabilmente quanto di buono è stato concepito e messo in atto dalla nostra Provincia in decenni di lungimirante opera di prevenzione. Registriamo con preoccupazione la mancanza di una cabina unica di regìa sui temi della salvaguardia dell'ambiente e del territorio, e temiamo quella che sembra una rinuncia al proprio ruolo di gestore unico da parte della Provincia autonoma di Trento", concludono  Flai e Fai.