"Le donne svolgono un lavoro silenzioso e faticoso, per cui non vengono ringraziate mai abbastanza, senza il quale l'Italia sarebbe più ingiusta e più povera". Sabato 7 marzo, alla vigilia della Giornata internazionale della donna, Sergio Mattarella apre il Quirinale alle tante personalità femminili rappresentative del nostro Paese e le ringrazia per il loro impegno quotidiano. In platea il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, la presidente della Camera Laura Boldrini, i ministri Maria Elena Boschi, Stefania Giannini, Beatrice Lorenzin e Marianna Madia.

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Mattarella ha acceso un faro sul difficile doppio ruolo delle donne in famiglia e nel lavoro. Un ruolo che diviene spesso cardine in una società che ancora sconta l'assenza di un welfare adeguato in questo settore. Il Capo dello Stato ha citato nel suo intervento tutte le donne italiane, ringraziando sia le imprenditrici che le casalinghe, sia le disoccupate che le professioniste, le docenti e le dipendenti, le madri, le nonne e le ragazze: tutte "donne consapevoli, che badano all'essenziale e a ciò che è bello, spesso alla difficile ricerca di una compatibilità tra il lavoro e la famiglia".