Il lavoro non c’è e, quando c’è, è sottopagato, precario, privo di diritti e garanzie. La flessibilità non ha favorito lo sviluppo dell’occupazione, ma ha determinato impoverimento e insicurezza. Che cosa fare? Una risposta potrebbe essere: meno lavoro, distribuendo equamente fra tutti un lavoro in diminuzione ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Due libri, editi da Ediesse e dal Gruppo Abele, aiutano a comprendere i profondi cambiamenti del “modello di sviluppo”, provando a dare delle risposte. Alla presenza degli autori, le pubblicazioni saranno presentate e discusse durante due incontri distinti organizzati dalla Cgil di Torino: si tratta di “E lo chiamano lavoro…” di Carla Ponterio e Rita Sanlorenzo, giovedì 19 febbraio alle ore 16.00, con Rita Sanlorenzo, magistrato e Serena Sorrentino, segretaria nazionale Cgil; “E la borsa e la vita” di Marco Craviolatti, lunedì 23 febbraio alle ore 17.00, con Marco Craviolatti, attivista sindacale e Stefano Fassina deputato, ex vice ministro Economia e Finanze.

Entrambi gli incontri si terranno nella sede della Cgil di Torino, in via Pedrotti 5, salone “Pia Lai”.