Il 24 gennaio del 1979, trentasei anni fa, le Brigate Rosse assassinavano Guido Rossa, operaio Italsider e sindacalista della Cgil. Lo uccisero davanti alla sua abitazione, in Via Fracchia, a Genova.

Rossa fu trucidato per aver denunciato un brigatista infiltrato in fabbrica, ed è stato oggi ricordato in una nota il sindacato guidato da Susanna Camusso nel sottolineare come sia stato “un uomo, un gigante, che non ha esitato a denunciare pubblicamente il terrorismo, e le sue infiltrazioni nelle fabbriche, in un momento straordinariamente difficile per la storia del Paese, quando cioè il fenomeno terrorista era invasivo e pervasivo. Un uomo, un padre, un eroe civile che con il suo sacrificio ha segnato una svolta decisiva nella battaglia contro il terrorismo”.

Operaio di origine veneta, Rossa visse per parecchi anni a Torino. Il suo primo impiego fu a 14 anni come operaio in una fabbrica di cuscinetti a sfera, quindi alla Fiat come fresatore. Nel 1961 si trasferì a Genova a lavorare per l'Italsider venendo, l'anno seguente, eletto nel Consiglio di fabbrica. Guido fu scelto come capro espiatorio dalle Br perché con solitario senso di responsabilità aveva deciso di denunciare un caso di connivenza con le Brigate Rosse dentro la sua fabbrica. Gesto che lo isolò e gli costò la vita.  Rossa mantenne la denuncia e testimoniò al processo.

Il 1979 fu uno dei più duri tra gli anni di piombo: le forze della sinistra legate al Pci avevano subito dure contestazioni da parte del movimento del '77, mentre l'attività delle Br e dei suoi fiancheggiatori aveva subito un'accelerazione culminata con il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro.

Il 23 gennaio, alle 11.30,
presso la Camera del lavoro di Genova, la  Cgil ricorda la figura di Guido Rossa. Alla 
cerimonia partecipeano Giuseppe Piero Fossati, già Commissario straordinario Provincia di Genova e Elena Bruzzese, segretaria della  Camera del lavoro metropolitana di Genova. Sarà presente Stefano Bernini, vice sindaco di Genova. La cerimonia, alla quale saranno presenti gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Certosa e Istituto Bergese, si concluderà con la deposizione di una corona di fiori presso il cippo a lui dedicato. 

L’Archivio storico della Cgil ha riprodotto per l’occasione una serie di documenti nel suo blog su google+