"Abbiamo appreso, attraverso gli organi di stampa, che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Lupi ha precettato i ferrovieri i quali, secondo il provvedimento,  non potranno scioperare domani 12 dicembre, giornata di sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro il Jobs act, le politiche economiche, la legge di Stabilità, le azioni per la pubblica amministrazione del governo". Così Ruggero Dinoia, segretario generale della Filt di Foggia-Bat.

"Stando a quanto comunicato, senza ancora conoscere il testo dell’ordinanza, riteniamo preoccupante e pericolosa la deriva intrapresa dall’esponente del governo per il quale con lo sciopero si determinerebbe un pericolo (quale?), un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati. I ferrovieri, il settore dei trasporti hanno sempre garantito i servizi minimi, le fasce orarie sicure per tutelare gli utenti, pertanto l’ordinanza di precettazione va subito ritirata", prosegue il dirigente sindacale.

"Così si creano, di fatto, i presupposti per abolire il diritto di sciopero dei lavoratori riportando le lancette indietro al periodo fascista. Prima il fastidio del governo a confrontarsi con le parti sociali, con il sindacato, ora le sciagurate azioni per limitare o addirittura sopprimere qualsiasi protesta. Si può, a proprio piacimento con un uso strumentale, sopprimere il diritto di sciopero dei ferrovieri, aprire un precedente per tutti i lavoratori e rimanere a fare il ministro senza mai avviare uno straccio di seria e concreta politica nazionale dei trasporti?", conclude Dinoia.