"Non vorremmo che la necessità di arrivare ad una normalizzazione del test per le scuole di specializzazione annunciata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin si trasformi in un ritorno al passato, quando la gestione locale da parte delle Università era troppo spesso discrezionale". E' quanto scrive in una nota Massimo Cozza, Segretario nazionale Fp-Cgil Medici.

"Il concorso nazionale con un'unica graduatoria è frutto di una battaglia che ci ha visto impegnati in prima linea e che difenderemo nonostante l'inaudita incapacità dimostrata da chi doveva gestire il concorso - prosegue Cozza - Certo non ci immaginavamo che una gestione quantomeno pressappochista trasformasse un successo in una pessima figura per il ministero dell'Istruzione e per la pubblica amministrazione".

"Noi saremo al fianco dei giovani medici che hanno subito un danno e che scenderanno giustamente in piazza il 5 novembre davanti al Miur - conclude Cozza - e continueremo a batterci per una prova nazionale che abbia la garanzia di una procedura trasparente e rispetti le norme. Si premi realmente chi merita".