"Quando il presidente del Consiglio aveva sostenuto che gli imprenditori non avevano più alibi e che erano stati rimossi gli impedimenti alle assunzioni, non pensavamo si riferisse anche al definitivo indebolimento delle funzioni ispettive e del controllo di legalità. Se il comma 1 dell'articolo 26, così come circolato in questi giorni, dovesse rimanere immutato, l'esecutivo annullerebbe uno dei più utili provvedimenti del Governo Letta: l'assunzione di 250 ispettori del lavoro". Con queste parole Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale Fp Cgil, interviene in merito alla Legge di Stabilità.

"Le funzioni ispettive - aggiunge il segretario nazionale - dal 2009 ad oggi si sono ridotte di circa il 20% a causa del blocco del turn over. I soli ispettori del Ministero del Lavoro, accertatori e ispettori Tecnici, sono passati dai circa 3.600 del 2009 ai circa 2.900 odierni, un buon numero dei quali distolti dall'attività ispettiva a causa delle carenze di organico. Quei 250 ispettori servivano e non si capisce per quale motivo si stia perseguendo la strada dell'indebolimento della vigilanza sul territorio. Fa anche questo parte della riduzione dei costi per le imprese?".

"Ci colpisce poi la chiusura dell'Agenzia Nazionale Giovani, voluta dalla Commissione Europea, e la previsione, per legge, del licenziamento dei lavoratori precari. Una stranezza - aggiunge il sindacalista - in contraddizione con le accorate promesse del Governo ai giovani precari sull'allargamento delle tutele. In assenza di un vero piano sul lavoro indirizzato ai giovani, si sopprime un'agenzia che non era mai stata messa in condizione di operare, visto l'organico mai adeguato alle esigenze. Dal Governo del ricambio ci saremmo aspettati un progetto più ampio e un potenziamento delle politiche di integrazione europea e del lavoro dedicate ai giovani, non una semplice chiusura".

"Il 25 ottobre - conclude Chiaramonte - saremo in piazza anche per difendere la sicurezza, la dignità e la legalità sui luoghi di lavoro".