"La scelta operata dal Consiglio della Sun di organizzare corsi separati, che costringe i vincitori del ricorso al Tar ad iniziare il loro percorso formativo solo nel prossimo mese di gennaio non è assolutamente condivisibile”. E’ quanto sostiene il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, secondo il quale, in questo modo “si attacca il diritto allo studio due volte: prima con il numero chiuso, che impedisce a tanti ragazzi, attraverso un test, l'accesso alla facoltà, poi con la decisione di tenere corsi separati per tutti gli studenti che hanno vinto il ricorso al Tar”.

“E' una brutta storia – aggiunge Tavella - alla quale bisogna da subito porre rimedio, ripristinando una parità di trattamento che viene sancita non solo dall'esito del ricorso, ma soprattutto dalla nostra Costituzione". "La farsa del numero chiuso così concepita, attraverso una sorta di ruota della fortuna rappresentata dai test - dice ancora Tavella - si sta sempre di più caratterizzando come un vero impedimento al diritto alla studio. Migliaia di giovani campani sono costretti ad iscriversi in altre università europee, come quelle rumene, per poi fare ritorno. Una forma inedita d'immigrazione che si aggiunge al già drammatico flusso che lascia la nostra regione in cerca di lavoro". "Facciamo appello quindi al magnifico rettore – conclude Tavella - affinché si ristabilisca in tempi rapidissimi una parità di condizioni per tutti gli iscritti alla Sun".