"Il Sud è sempre più lontano dal Nord. Aumenta la povertà, le industrie chiudono, crolla il numero degli occupati, il pil segna un ulteriore arretramento. La situazione economica del Mezzogiorno e in particolare della Campania richiede una risposta immediata del governo, con interventi strutturali che diano impulso ad un'economia agonizzante". E' quanto afferma il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella in merito ai dati contenuti nel Rapporto Svimez sull'economia del Mezzogiorno. "In un quadro già di per se desolante - sottolinea Tavella - la Campania nel 2013 risulta essere una delle regioni maggiormente penalizzate, con un calo del pil, rispetto all'anno precedente, del 2,1% e un tasso di occupazione femminile pari al 37%. Anche sul fronte del pil procapite la nostra regione precede solo Sicilia e Calabria in classifica, con un prodotto interno lordo di 16.291, rispetto ai 34.442 di un abitante della Val d'Aosta".

"Anche lo Svimez - conclude Tavella - disegna quindi uno scenario drammatico della situazione. Ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, nelle nostre città ci sono le evidenti tracce di una situazione sociale che ha superato i limiti di guardia. La prima emergenza da affrontare è quella del lavoro che manca. Le istituzioni locali, a partire dalla Regione, si facciano protagoniste di una iniziativa che, partendo dalla condizione in cui versa la Campania, punti ad aprire una vertenza presso la presidenza del Consiglio, con il coinvolgimento delle forze sociali".