"Gli esuberi ad oggi si sono ridotti a 980 rispetto ai 2251 iniziali". Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi mentre è in corso la trattativa con i sindacati. Rispetto ai 2251 ci sono poi 250 assistenti di volo che avranno un contratto di solidarietà.

Quindi degli iniziali 2.251 esuberi, 250 assistenti di volo restano in azienda con un contratto di solidarietà, 980 circa andranno in mobilità con l'80% dello stipendio per 4 anni. Per gli altri viene individuata una ricollocazione in altre società esterne ad Alitalia. Rispetto agli esuberi rimasti, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che sarà attivato il contratto di ricollocazione previsto dalla legge di stabilità. "È un grande successo - dice Lupi - si è fatto un buon lavoro con lo sforzo di tutti. Siamo al rush finale".

Il ministro Poletti ha poi sottolineato che "per gli esuberi Alitalia verrà utilizzato per la prima volta il contratto di ricollocamento". "Questo strumento - ha spiegato il ministro - consente a chi è in mobilità di fare un accordo con le agenzie del lavoro, in questo caso del Lazio, con il supporto di una unità di missione alla quale partecipano i ministeri interessati, in questo caso del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti), la Regione in collaborazione con l'Enac".

"Applichiamo una cosa mai fatta prima in Italia che sperimentiamo con l'Alitalia. Non è una garanzia ma un contratto di servizio che prevede obblighi per i lavoratori, per l'agenzia e le istituzioni e rappresenta l'anticipazione delle politiche attive del lavoro che si fa fatica a far passare". Insomma, "si organizza un contratto individuale per costruire un corso di ricollocamento".

Il ministro Lupi ha però precisato che "deve essere chiaro che nessuna azienda dovrà assumere personale di Alitalia se non ne hanno bisogno".