"La chiusura del Patto per la salute 2014-2016, annunciata dalla ministra Beatrice Lorenzin, sancisce l'esclusione dal confronto di chi quotidianamente opera negli ospedali e nei servizi territoriali, a partire da medici e infermieri. Difficilmente il Patto potrà essere attuato senza la loro condivisione. Un metodo sbagliato, nonostante i ripetuti annunci della ministra sulla volontà di confrontarsi con i sindacati". Così in una nota Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici.

"Nel merito - sottolineano i due sindacalisti - rimangono senza risposta questioni centrali per il governo del Servizio sanitario nazionale, dal rinnovo del contratto bloccato da 5 anni al futuro di oltre 35mila precari della sanità fino alla responsabilità professionale. Un Patto per la salute - concludono Taranto e Cozza - scritto come se i cittadini non avessero più bisogno di medici ed infermieri. Così non va bene".