Nelle elezioni europee del prossimo 25 maggio "c'è in gioco molto. Se fino a poco tempo fa abbiamo fatto fatica a capire a che cosa serve l'Europa e che cosa si decide a Bruxelles, oggi è diverso. Lo abbiamo provato sulla nostra pelle. Parlo di quell'austerity che ha costretto i pensionati italiani insieme ai giovani e ai lavoratori a fare tanti sacrifici in questi anni". Così il segretario generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, fa il punto sulle elezioni europee del 25 maggio in un'intervista all'agenzia Dire.

Con queste elezioni, spiega Cantone, "i cittadini europei hanno ora la possibilità di dire loro come intendono uscire dalla crisi, senza più subire misure che hanno colpito sempre e solo le fasce piu' deboli lasciando inalterati i grandi privilegi e le grandi rendite. Il voto del 25 maggio serve proprio a questo, ad indirizzare l'Europa verso una strada nuova basata sulla redistribuzione della ricchezza, sulla giustizia sociale e sull'equità".

"Abbiamo davvero bisogno di un'altra Europa - a suo avviso -, quella sociale, che sia profondamente diversa da quella che abbiamo avuto finora, ovvero quella finanziaria. Un'Europa che abbia al centro della sua azione la Carta dei diritti dei cittadini e, per quel che riguarda le persone che lo Spi rappresenta, anche di una Carta dei diritti degli anziani".

Interpellata dalla Dire sui "problemi" di assenteismo e populismo, nella prossima tornata elettorale, Carla Cantone risponde: "Nelle campagne elettorali purtroppo oggi ha più voce e più spazio chi grida, chi la spara grossa. L'Europa è invisa a moltissimi cittadini europei perché non ha saputo dare delle risposte concrete alle loro esigenze. Bruxelles appare lontana, inefficace se non addirittura nostra nemica. È anche per questo che e' forte il rischio che molti, sbagliando, finiranno per non andare a votare o di cedere a facili populismi. Bisogna invece contrastare tutte quelle idee basate sul nazionalismo e sulla xenofobia che stanno prendendo sempre più piede in tanti paesi".