Un presidio delle Rsu di Bologna contro la riforma Fornero in materia di pensioni è stato organizzato per venerdì 16 maggio, dalle ore 10 alle ore 12, davanti alla Prefettura di Bologna in piazza Roosvelt. Il presidio è stato indetto dal coordinamento bolognese delle Rsu che è parte del Coordinamento nazionale delle Rsu e che ha deciso di mobilitarsi in tutti i capoluoghi di provincia, si legge in un comunicato, "per costruire un movimento di massa e unitario per abrogare l’iniqua legge Fornero sul sistema previdenziale, in modo da ottenere una riforma delle pensioni che sia equa dal punto di vista sociale e rispettosa dei diritti dei lavoratori".

Per le Rsu occorre intervenire su questi punti:

⁃ Età pensionabile. "È una vergogna l’ulteriore allungamento del requisito anagrafico (dai 66 anni in su, ben presto verso i 70!): proponiamo di ripristinare l’accesso alla pensione con l’anzianità contributiva di 40 anni e quella di vecchiaia con 60 anni";

⁃ Valore delle future pensioni. "Con i nuovi meccanismi di calcolo le prossime pensioni saranno a livelli 'da fame' (anche meno del 50% dell’ultimo stipendio) generando un vero e proprio esercito di nuovi poveri. Per questo va ripristinato un meccanismo in grado di tutelare il valore delle future pensioni che devono essere adeguate a sostenere, con dignità, il costo della vita";

⁃ "Ai disoccupati, ai licenziati e ai precari vanno garantiti i diritti sociali avendo avuto storie lavorative intermittenti a causa delle quali hanno perso periodi contributivi, non certo per loro volontà";

⁃ "Va riformato l’Inps, facendone uno strumento dei lavoratori; facendo chiarezza sui conti (il fondo dei lavoratori dipendenti è sempre in attivo: sono altri fondi, come quello dei dirigenti e dei lavoratori autonomi a determinare disavanzi) risanando l'istituto attraverso la correzione delle diverse aliquote contributive (anche queste a carico dei soliti noti: i lavoratori dipendenti) ed eliminando privilegi come le pensioni d’oro".