Sono in 1.500 gli operai del settore lapideo della provincia di Foggia in attesa del rinnovo contrattuale. Un accordo, quello provinciale, scaduto a dicembre 2011; nel frattempo nessun segnale di apertura al confronto è arrivato dalle associazioni di rappresentanza delle imprese. Per queste ragioni Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil di Capitanata hanno proclamato un pacchetto di ore di sciopero, deciso dall’assemblea generale dei lavoratori tenutasi nell’aula consiliare del Comune di Apricena. Primo giornata di mobilitazione lunedì 14 aprile, quando i lapidei si asterranno dal lavoro dalle ore 13 alle ore 16, con un presidio sulla strada provinciale 37, nei pressi della cava Pizzicoli.

"A nulla - riferiscono i sindacati - è valso il tentativo di mediazione del prefetto di Foggia. Alla convocazione del 4 aprile le associazioni di impresa Confindustria e Confapi non si sono presentate, compiendo un’azione anche irrispettosa del ruolo che riveste il rappresentante del Governo e dell’attenzione che la dottoressa Luisa Latella ha sempre dedicato ai temi del lavoro e dello sviluppo in Capitanata".

Secondo il rappresentante di Confindustria – questa la motivazione addotta per giustificare la diserzione all’incontro – non vi sarebbero le condizioni per discutere del contratto a causa della crisi. "Una bugia grande come una casa - replicano Fillea, Filca e Feneal provinciali - Il comparto marmifero, che ha nella zona di Apricena il cuore del distretto provinciale, ha segnato cifre da record soprattutto per quel che riguarda l’export, in aumento del 40 per cento. E’ inoltre cresciuta la produttività del 26 per cento. Un andamento positivo confermato dalla presenza delle associate di Confindustria e Confapi alle fiere specializzate con tanto di presentazione del logo “Madrepietra”, marchio ufficiale del bacino marmifero dell’Alto Tavoliere".

"La piattaforma per il rinnovo che abbiamo presentato oramai da mesi – ricordano Feneal, Filca e Fillea – non si concentra solo sugli aspetti salariali ma vuole essere un utile contributo al rafforzamento e alla crescita del settore. Innovazione, sviluppo tecnologico, crescita dimensionale, qualificazione professionale, sicurezza sono aspetti che vogliamo affrontare per far crescere il comparto e difendere l´occupazione e il potere d´acquisto dei salari dei lavoratori. In un quadro in cui le stesse imprese ne uscirebbero rafforzate e con un occhio attento alla sostenibilità ambientale".

"Se le controparti non decideranno di avviare il tavolo di confronto richiesto dai sindacati, Feneal Filca e Fillea sono pronte ad ulteriori forme di protesta e mobilitazione dei lavoratori del comparto", conclude la nota.