"Il Presidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, la scorsa settimana ha finalmente deciso che sarà assunta una deliberazione di Giunta per bocciare il tracciato basso litoranea della Tav Venezia–Trieste. Siamo contenti della decisione: dopo 10 anni spesi inutilmente si ritorna al progetto iniziale che prevede l’affiancamento alla linea storica". Così in una nota la Filt Cgil Veneto.
 
"Si sono buttati 10 anni e 14 milioni di euro in progetti e studi, con la modifica del tracciato imposto dalla Giunta nel 2006 per accontentare appetiti immobiliari, che non tenevano in alcun conto la fragilità del territorio e il valore della produzione agricola dello stesso. Siccome non si è trattato di uno scherzo preferiamo leggere con la dovuta attenzione la delibera di Giunta perché si deve indicare pure una variazione del Piano territoriale regionale di coordinamento, che ancora oggi contiene nella planimetria degli spazi indicato il tracciato basso del collegamento Venezia – Portogruaro. Questa può essere l’occasione nel ridisegno del Ptrc per definire una bretella ferroviaria del sistema ferroviario metropolitano regionale che colleghi aeroporto di Venezia alla linea storica Venezia – Trieste", prosegue il dirigente sindacale.
 
"Ora si deve recuperare il tempo perduto con un impegno celere e autentico per disporre di progetto e risorse che applichi le conclusioni del commissario Bortolo Mainardi concentrando gli sforzi per eliminare i colli di bottiglia, aumentare la velocità commerciale e la capacità ferroviaria della rete esistente. In definitiva buone opere anziché grandi opere che consentono un grande miglioramento della capacità senza costi insopportabili per le esauste casse dello Stato. Siamo determinati a contrastare progetti di finanza che si basano quasi esclusivamente sui contributi pubblici creando la inaccettabile condizione, per altro nota in altre opere, che alla fine costa di più e realizza le opere in tempi più lunghi. Richiediamo che tutti i soggetti  ed enti dimostrino condivisione e impegno per dare un formidabile impulso al trasporto ferroviario delle merci e delle persone", conclude Simonaggio.