“Quale modello energetico per l'Italia e l'Europa?”. Questo il titolo della conferenza nazionale della Cgil sull'energia che si svolge oggi (lunedì 1° luglio) a Roma. L’appuntamento è alle ore 14.30.presso la sede nazionale della Cgil (in corso d'Italia 25). L’iniziativa, che ha come sottotitolo “La produzione termoelettrica nella fase di transizione dal carbonio: prospettive per gli impianti, l'occupazione e il sistema industriale”, intende affrontare i temi delle scelte energetiche e della sostenibilità ambientale, che saranno al centro del dibattito cui parteciperanno esperti, operatori del settore e rappresentanti del governo.

Dopo il no al nucleare, la Cgil ha indirizzato la sua scelta “verso la politica dell'efficienza e del risparmio energetico e in favore delle energie rinnovabili, in linea con le indicazioni europee che prevedono, per il 2050, l'80 per cento di energia de-carbonizzata”. Un cambiamento, spiega un comunicato, che deve essere “guidato e gestito per una uscita graduale dall'utilizzo del combustibile fossile, senza pregiudiziali ideologiche e radicalismi, tenendo conto che sono migliaia i lavoratori dell'intera filiera industriale del settore termoelettrico, che già oggi registra forti difficoltà di tenuta economica e occupazionale”.

La conferenza sarà presieduta da Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil. L’introduzione affidata a Antonio Filippi, responsabile Energia della Cgil nazionale. Previsti gli interventi di Giuseppe Girardi (Enea, Combustibili fossili sostenibili), Giacomo Berni (segretario nazionale Filctem Cgil), Chicco Testa (Presidente AssoElettrica), Simona Fabiani (responsabile dipartimento Ambiente Cgil nazionale), Alessandro Notargiovanni (Ires, Energia) e Claudio De Vincenti, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico. Le conclusioni saranno affidate a Fabrizio Solari, segretario confederale della Cgil.