Nel febbraio scorso la Campagna per la Salute Mentale ha presentato dieci proposte ai candidati alla presidenza della Regione Lombardia. A quattro mesi dalle elezioni, i promotori di questo organismo che raccoglie diverse realtà regionali nell'ambito del disagio psichico e il Comitato Stop Opg indicono un momento di confronto pubblico per fare di nuovo sentire la loro voce. E' quanto si apprende da una nota.

"In questi mesi, spiegano le due organizzazioni promotrici, abbiamo assistito ad un vero e proprio protagonismo della Regione Lombardia che ha deliberato con atti di Giunta, in particolare sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, senza un dibattito in Consiglio e senza coinvolgere le parti sociali, il terzo settore e le associazioni dei familiari".

"Eppure, continuano gli organizzatori, il modo in cui la Lombardia si prende cura delle persone con problemi di natura psichica presenta ancora oggi molte criticità: una difficile integrazione tra sanitario e sociale, la mancanza di adeguati progetti individuali di inclusione e un impoverimento progressivo delle risorse e del personale dei Dipartimenti di Salute Mentale. A pagare il prezzo più alto di questo degrado sono le persone che soffrono, tra le quali le ricadute sono numerose, e le loro famiglie che devono sopperire le carenze dei servizi".

"Nonostante la situazione sia stata ripetutamente oggetto di denunce da parte delle due realtà coinvolte, dall’Assessorato alla Sanità di Regione Lombardia non è giunto alcun riscontro. Per questo, la Campagna per la Salute Mentale e il Comitato Stop Opg hanno indetto un momento di confronto giovedì 27 giugno, alle ore 11, in piazza Città di Lombardia, di fronte alla sede della Regione. In quell'occasione, nel corso di un evento aperto alla stampa e alla cittadinanza, verranno presentate anche le proposte concrete formulate dai due enti per far sì che vengano garantiti il rispetto della dignità e il diritto alla cura di ogni persona".