I sindacati chiedono al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, "dialogo e negoziato", per costruire "un progetto condiviso e riformista per il lavoro e lo sviluppo, nel cui ambito siano garantite le tutele sociali e i diritti dei lavoratori". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, nella relazione che ha aperto, al teatro Politeama di Palermo la manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil, alla presenza di oltre mille delegati, tra lavoratori, pensionati e giovani, da tutta la Sicilia.  

"Crocetta – ha detto Pagliaro – non tema il confronto con il sindacato. È inammissibile che in tanti mesi ci si sia seduti a discutere solo episodicamente, sull'onda delle emergenze e nella maggior parte dei casi solo per trovare soluzioni temporanee, come nel caso dei precari. La Sicilia in questo momento ha bisogno di ben altro, di un progetto di ampio respiro che abbia come cardini il risanamento dei conti, le politiche per il lavoro e lo sviluppo, il welfare, le tutele sociali". I sindacati denunciano un reddito medio delle famiglie inferiore di un terzo rispetto a quello medio nazionale, col risultato che oggi è in difficoltà il 47,6 per cento dei nuclei familiari.

"In Sicilia – ha detto Pagliaro – dal 2008 si sono persi 100 mila posti di lavoro ed è venuto meno il 30 per centodell'apparato industriale".  Noi – ha proseguito il sindacalista – "siamo disposti a fare la nostra parte e a raccogliere le sfide che si propongono, a partire da quella della produttività nella pubblica amministrazione e in tutti i settori pubblici, che non è né un totem, né un tabù. Ma a patto che anche il governo regionale faccia la propria parte, aprendosi immediatamente al confronto con le parti sociali che chiedono cambiamento vero e non a parole, riforme e investimenti per uscire dalla crisi garantendo ai lavoratori tutte le forme di tutela possibile".