Accelerare i tempi per giungere entro luglio al varo della legge regionale sulla regolamentazione degli stage: lo chiede la Cgil Sicilia al governo Crocetta. “Mentre Germania e Francia varano un piano per i giovani e mentre altre regioni come Veneto e Toscana si sono già allineate alle previsioni della conferenza Stato-Regioni “la Sicilia tiene fermi circa 70 milioni del ‘Piano Giovani’ – dice Ferruccio Donato, della segreteria regionale Cgil, – 33 dei quali destinati agli assegni mensili per gli stagisti e agli incentivi alle imprese che al termine del percorso li assumono”.

Nell’isola sono 17.000 i giovani impegnati annualmente in stage e tirocini, ma solo il 7 per cento di questi trova alla fine del periodo occupazione stabile. “La maggior parte di questi stage sono senza alcuna forma di compenso – dice Andrea Gattuso, del dipartimento politiche giovanili della Cgil Sicilia –, camuffano lavoro dipendente, sono dequalificati e non offrono percorsi formativi validi.

La Cgil chiede per gli stage l’introduzione di regole precise allo scopo di evitare le truffe; che sia garantito un concreto progetto formativo; che ci sia un attento monitoraggio e l’attestazione e certificazione delle competenze. Inoltre un’indennità minima per gli stagisti di 400 euro al mese e incentivi alle imprese che assumono.