“La mafia rischia di diventare una delle componenti strutturali del capitalismo” e per questo “rischiano di diventare obsoleti i parametri di una mafia parassitaria che utilizza solo la violenza. L'aristocrazia mafiosa opera al di fuori dal proprio territorio, ci troviamo davanti a un fenomeno macro economico regolato dalle stesse leggi di domanda e offerta che regolano il mercato legale”. Lo ha detto il procuratore generale della corte d'Appello di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, durante un workshop a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) sul contrasto alle mafie in Europa, in occasione del ventennale della morte del giornalista Beppe Alfano.

“Altra parte della realtà – ha aggiunto Scarpinato - è che la mafia non opera con violenza, ma come un'azienda che offre sul libero mercato beni e servizi per i quali vi e' una domanda da parte di cittadini. Da anni – ha concluso il procuratore – è maturata la consapevolezza della necessità di costruire un diritto penale europeo all'altezza delle sfide, ma fino ad oggi ha trovato resistenze e limiti”.