Il debito pubblico italiano sfonda quota 2.000 miliardi e a ottobre si attesta a 2.014 miliardi, in valore assoluto il livello più alto di sempre. E' quanto emerge dal supplemento “Finanza pubblica” al bollettino statistico della Banca d'Italia. Dall'inizio dell'anno il debito è aumentato di 71,238 miliardi, Il 3,7% in più (a gennaio 2012 era pari a 1.943,455 miliardi).

Il record arriva nonostante l'incremento delle entrate tributarie nei primi 10 mesi dell'anno, +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011. E' quanto emerge dai dati del gettito fiscale, al netto dei fondi speciali della riscossione.

Al livello raggiunto a ottobre il debito pubblico italiano pesa per circa 33.081 mila euro a testa, bebè compresi. Per calcolarlo è sufficiente incrociare i dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia con le ultime stime dell'Istat che calcola 60,9 milioni di residenti in Italia a gennaio.

Il debito non consolidato delle Amministrazioni centrali raggiunge a ottobre i 1.907,242 miliardi dai 1.887,071 miliardi di settembre. Quello delle amministrazioni locali scende a 134,205 miliardi (da 134,551 miliardi). In particolare, quello delle Regioni e Province autonome cala a 40.523 mln (da 40.680), quello dei Comuni a 50.051 (da 50.251), mentre quello delle Province sale a 9.115 (da 9.095).