“Dagli stage ai rimborsi truffa”: la Cgil Sicilia, che mesi fa ha lanciato una campagna contro gli abusi nei tirocini e promosso una legge regionale di iniziativa popolare per regolamentare la materia, adesso denuncia “un passo indietro – dice Andrea Gattuso, responsabile per le politiche giovanili del sindacato –  sul capitolo dei rimborsi agli stagisti nell’ultimo bando della Crui, la Conferenza dei rettori delle università  italiane”. La Cgil annuncia l’avvio di una campagna di mail bombing diretta al ministero del Lavoro, con il messaggio 'Così choosy da non accettare l’elemosina'. 

Il bando in questione, attivo dal 26 novembre, propone 34 offerte di tirocinio presso le sedi del ministero dell’Economia, è destinato a laureati di primo livello e laureandi e laureati in specialistica che posseggono determinati requisiti e prevede un rimborso spese per stagista, sotto forma di borsa di studio, di 7 euro lordi per giorno di attività, che saranno erogati a fine periodo, compatibilmente con le disponibilità di bilancio. “Una cifra del genere è ridicola – osserva Gattuso –, insufficiente a coprire i costi di trasporto, abitazione e sopravvivenza anzitutto per chi non vive nel luogo dello stage. Ci sono già precedenti criticabili, ma mai si è arrivati a questo”.

I giovani della Cgil Sicilia nell’isola continuano la loro battaglia per l’approvazione del ddl sugli stage, che prevede rimborsi adeguati e norme a tutela dei diritti degli stagisti. E pertanto chiedono al ministro del Lavoro “che fine hanno fatto le sue promesse sui tirocini”. Sollecitano, inoltre, “l’avvio dei bandi del piano Barca, per cui sono disponibili risorse per garantire almeno 500 euro al mese a persona di rimborsi”. “Restituire dignità allo strumento dello stage – conclude Gattuso – significa, in primo luogo, renderlo possibile a tutti, prevedendo adeguate borse di studio, ricondurlo alla sua missione originaria, persa per strada soprattutto nelle aziende, e garantire in ogni circostanza e in ogni contesto i diritti di chi vi si avvicina”.