La Cgil Lombardia ha inviato oggi una lettera all’assessore regionale alla Sanità Mario Melazzini con la richiesta di modifica della delibera relativa all’esenzione dai ticket sanitari per i disoccupati, le lavoratrici e i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà.

Ad annunciarlo è Melissa Oliviero, della segreteria della Cgil Lombardia. La lettera evidenzia il risultato di alcune simulazioni, fatte applicando i nuovi criteri, dalle quali risulta che l’esenzione spetterebbe solo ai lavoratori in cassa integrazione a zero ore, poiché il limite di reddito posto dalla delibera potrebbe essere superato lavorando anche solo poche ore.

“Alla luce delle simulazioni – sottolinea Oliviero – emerge che i limiti di reddito introdotti dalla delibera appaiono finalizzati a rimettere in discussione quelle misure che sono state adottate a tutela delle fasce più colpite dalla crisi”.

“Poiché gli effetti della crisi sono sempre più pesanti, la Cgil Lombardia chiede la modifica della delibera in modo da renderla adeguata a contrastare la condizione di disagio che sta vivendo il mondo del lavoro nella nostra regione”.

“A fronte di questo quadro drammatico – conclude Oliviero –, il presidente Formigoni si limita a convocare, come ha fatto oggi, la Consulta della sanità per spiegare una delibera a un mese dalla sua approvazione, cogliendo l’occasione per una nuova operazione di immagine priva di contenuti in grado di affrontare i veri problemi della sanità nella nostra Regione”.

“D’altra parte le dichiarazioni di oggi del Presidente del Consiglio non possono che suscitare preoccupazioni sui destini del Servizio Sanitario Nazionale, già segnato dai continui tagli, e per il quale la ricetta di Monti, che auspica più fondi privati, rappresenta un duro colpo che rischia di mettere in discussione il diritto universale alla salute”.