“La sentenza apre uno scenario completamente diverso. Uno scenario pericoloso”. È decisamente contrariato dalla sentenza di Roma Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e in un’intervista a Il Secolo XIX spiega il perché. “L'assunzione dei dipendenti potrà avvenire sulla base delle tessere sindacali, a prescindere dalla professionalità e dalle competenze del lavoratore. La decisione del Tribunale crea un precedente. Rimango dell'idea che non si possa imporre l'occupazione a un' azienda in funzione di una tessera”. E arriva persino a negare l’evidenza. “Guardi, i lavoratori del nuovo stabilimento di Pomigliano al momento dell'assunzione erano tutti senza tessera. L'azienda non sapeva da quale organizzazione provenissero. Attualmente tra i 2.500 lavoratori non ancora riassorbiti ci sono anche nostri iscritti. Fuori dalla newco non ci sono solo quelli della Fiom. Ripeto, è una sentenza che danneggia i avoratori, quelli già al lavoro e quelli che sono in attesa”. Quindi, “Siccome per i giudici si deve avere una percentuale di assunti iscritti al sindacato, anche noi ricorreremo in difesa di tutti quegli iscritti Uilm che ancora non sono stati ricollocati. Ne abbiamo un gran numero. Almeno duecento”.