“A seguito del presidio di oggi presso il dicastero dello Sviluppo economico, indetto da Slc, Fistel e Snater sui temi della difesa del perimetro industriale della Rai e contro la cessione degli impianti trasmittenti di Rai Way, il ministro ha comunicato la propria disponibilità a incontrare ufficialmente il prossimo 3 luglio una delegazione delle organizzazioni sindacali”. Lo annuncia una nota delle segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Snater. “Il fermo contrasto del sindacato alle politiche industriali promosse da Masi e Lei hanno evitato lo smantellamento della fabbrica Rai. Rai Way con il passaggio al digitale terrestre ha tutte le caratteristiche per porsi sul mercato come primo operatore: ha le professionalità, le tecnologie e le capacità per crescere”.
 
Il 3 luglio i sindacati chiederanno al ministero di avviare una discussione tra le parti che porti Rai e Rai Way a uscire da questi due anni di politiche ambigue che di fatto hanno impedito lo sviluppo commerciale e industriale dell’intero gruppo. “Non è più sostenibile – osservano i sindacati – che, con la profonda crisi che la Rai sta vivendo sul mercato pubblicitario, si immagini ancora di far cassa con la vendita degli impianti trasmittenti e conseguentemente lasciando inattivo uno degli asset più competitivi e avanzati dell’azienda, consentendo agli altri operatori di mercato di agire indisturbati”.