Un’assemblea davanti ai cancelli della Indesit di None (Torino) ha informato oggi (mercoledì 20 giugno) i lavoratori sull’incontro che si è tenuto ieri al ministero dello Sviluppo Economico e per decidere nuove iniziative. “Sia il ministero che la Regione Piemonte – spiega Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Indesit Company – hanno chiesto all’azienda di ritirare la decisione di chiudere lo stabilimento e si sono detti disponibili a investire risorse per salvaguardare l’occupazione a None. L’azienda da parte sua ha confermato la volontà di trasferire la produzione di lavatrici in Polonia e di proseguire con la richiesta di cassa integrazione per cessata attività, ma si è detta disponibile a valutare le proposte prima di dare una risposta definitiva. Un nuovo incontro al ministero è convocato per mercoledì 27 giugno”.

Nel corso dell’assemblea, i lavoratori hanno deciso di mantenere il presidio permanente, in corso davanti all’azienda dall’8 giugno, con il blocco totale delle attività del sito, fino al prossimo incontro al ministero. “Registriamo la convergenza sulle nostre posizioni da parte delle istituzioni, che oltre a offrire un sostegno formale sono disponibili a impegnarsi economicamente per salvaguardare il sito – dice ancora Pagano –. Questo risultato è stato possibile grazie alla determinazione e alle iniziative dei lavoratori, che non hanno mai smesso di lottare per salvare il proprio posto di lavoro. Sulla base di quanto emerso al ministero, siamo disponibili a proseguire la discussione per cercare soluzioni condivise, a patto che l’azienda faccia un passo indietro, rinunci alla chiusura dello stabilimento e mantenga la produzione a None”.