“I ticket impoveriscono ulteriormente gli anziani e i pensionati di questo paese e rappresentano a tutti gli effetti una vera e propria tassa sulla salute”. 

Così il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, ha commentato l’ipotesi di una riforma dei ticket. “Così – ha continuato Cantone – non si salva la sanità pubblica ma si finisce solo per favorire lo sviluppo di quella privata, alimentando le già forti disuguaglianze sociali perché vi accede solo chi è ricco e chi può permetterselo”.

“L’aumento della spesa sanitaria – ha concluso il Segretario generale dello Spi-Cgil – porta ad un costante peggioramento delle condizioni di vita ed economiche delle famiglie e degli anziani, ritardando di conseguenza la ripresa dalla crisi e frenando ulteriormente i consumi, anche dei beni di primi necessità”.