“Nella serata di mercoledì 16 maggio, a Milano, la Sirti ha rotto la trattativa con le organizzazioni sindacali e con il coordinamento nazionale Rsu in corso in Assolombarda; ciò dopo due giorni di confronto per valutare l’applicazione dello strumento dei contratti di solidarietà”. Così recita un comunicato delle segreterie nazionali dei sindacati metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil. “Pur avendo tolto la pregiudiziale sull’utilizzo dei contratti di solidarietà facendo così un passo in avanti – prosegue il comunicato – l’azienda non ha permesso il prosieguo del confronto rimettendo strumentalmente sul tavolo, come oggetto di scambio, la riduzione dei trattamenti economici in essere.”

L’azienda si è resa disponibile a valutare i contratti di solidarietà su una platea di soli 1.100 lavoratori impiegati nelle attività legate alla divisione Tlc, escludendo Manutenzione e Apparati; ciò in virtù di una serie di difficoltà tecnico-organizzative. Riguardo alle divisioni Trasporti e Infrastrutture, e per lo Staff, informano le segreterie dei sindacati metalmeccanici, la Sirti ha ribadito che l’unico ammortizzatore sociale da utilizzare è la Cassa integrazione guadagni straordinaria, senza fornire alcuna garanzia di rotazione e integrazione salariale, come richiesto unitariamente dal sindacato.

“Riteniamo grave e inaccettabile – prosegue il comunicato – la chiusura da parte di una direzione aziendale che appare più impegnata nel gioco dell’oca che in una vera trattativa sindacale. Una scelta, questa, che testimonia una scarsa volontà sia al confronto che alla costruzione di un’ipotesi di accordo che renda meno complicato il dover gestire l’attuale momento della società, mentre le organizzazioni sindacali hanno ricercato fino all’ultimo la possibilità di costruire un percorso che, appunto, possa portare a raggiungere una soluzione condivisa. Fim, Fiom, Uilm hanno più volte ribadito piena disponibilità all’avvio, in qualsiasi momento, di un confronto serio, finalizzato a un’intesa che, salvaguardando l’occupazione, possa rilanciare Sirti. Per queste ragioni, è assolutamente necessario che la Direzione Sirti riveda la propria rigida posizione”.

A fronte della rottura del tavolo, il Coordinamento nazionale Sirti e le segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm hanno tenuto un’assemblea davanti alla sede di Milano dell’azienda, così come in tutto il territorio nazionale, promuovendo la dichiarazione dello sciopero generale di tutta la Sirti con manifestazione nazionale a Milano, davanti alla sede aziendale, per il prossimo 24 maggio.