Il prossimo martedì 15 maggio i lavoratori lombardi manifesteranno a Roma, in piazza Montecitorio, per sollecitare interventi concreti a sostegno delle aziende in crisi. Decine di pullman partiranno da tutti i territori per partecipare all’iniziativa unitaria che Cgil, Cisl e Uil della regione hanno organizzato per rilanciare il lavoro e sostenere la crescita. “Nella crisi generale che investe l’Europa e il paese – si legge in un comunicato unitario –, l’industria lombarda continua a vivere una fase di difficoltà e di incertezza che coinvolge tutti i settori, con gravi ricadute sull’occupazione. Una situazione preoccupante, essendo la Lombardia una regione con un tessuto produttivo e industriale di alto valore, dove si realizza oltre il 30 % del manifatturiero nazionale”.

I dati confermano la preoccupazione dei sindacati. Torna la recessione (-0,2 % della produzione, con tendenze al peggioramento), l’industria manifatturiera si contrae ancora del 2,8 %, aumenta il sottoutilizzo degli impianti e scendono gli ordini. Il ricorso agli ammortizzatori si estende (+28,4 % la richiesta di cassa integrazione nel primo trimestre rispetto a quello dell’anno precedente) e aumentano i licenziamenti (21.249 nei primi tre mesi, il 32 % in più rispetto ai corrispettivi tre mesi del 2011). Cresce il tasso di disoccupazione (6 %) e il lavoro precario.

“È una crisi profonda – proseguono i sindacati confederali lombardi –, che richiede risposte mirate sul piano nazionale e regionale, che sappiano rilanciare crescita e sviluppo del paese e dell’occupazione; politiche sinora assenti, e che rivendichiamo dal governo nazionale e dalle istituzioni nazionali e regionali. Le politiche di soli tagli ai bilanci finora adottate, senza misure per la crescita, sono inadeguate a far ripartire sviluppo e occupazione. Non possiamo limitarci ad aspettare una ripresa internazionale che l’Europa stessa, con le sue politiche fondate sul rigore monetarista, sul liberismo economico e sulla riduzione del welfare non sta certo favorendo”.