Non è uno tsunami come in Grecia (e soprattutto non ha effetti immediati di ingovernabilità come in Grecia) ma i risultati definitivi del primo turno delle elezioni (parziali) comunali in Italia sono comunque dirompenti. Ed è facile prevedere che un qualche effetto sulla politica nazionale comunque lo avranno.
Crollo del Pdl, boom dei grillini, il Pd che tiene e si conferma primo partito nel paese, astensione alle stelle: questi i dati salienti della due giorni di voto. Con conferme (come la vittoria del sindaco leghista Tosi a Verona, ma la Lega in generale va male) e sorprese (l’ottimo risultato di Leoluca Orlando a Palermo, dove ha più che doppiato il vincitore delle primarie del centrosinistra; e l’exploit del candidato grillino a Parma, Pizzarotti, che va al ballottaggio con il candidato del centrosinistra). In crescita anche l’astensione: si sono recati alle urne il 66,88% degli aventi diritto (erano stati il 73,74% delle precedenti consultazioni), con un calo quindi di quasi il 7 per cento.