“La scelta di promulgare il bilancio inserendo comunque il mutuo tra le entrate, nonostante l’impugnativa del commissario dello Stato, è il segno della volontà del presidente Lombardo di non decidere, di non voler programmare alcun futuro per la regione”. Così Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia.

Maggio, che non risparmia critiche per quello che definisce “un disastro facilmente prevedibile, sul quale gli allarmi erano stati tanti e da più fonti”, esprime preoccupazione per la mancata copertura delle quote di cofinanziamento 2007-2013, per i tagli al trasporto pubblico locale e per la situazione dei forestali.

“La Cgil – ricorda – propone da mesi interventi strutturali di riforma utilizzando i fondi europei, avendo ad esempio tra gli obiettivi la messa in sicurezza del territorio”. “La gestione di una situazione così difficile e dei problemi sul tappeto – prosegue – impone l’accelerazione della spending review, per eliminare tutti gli sprechi. Parallelamente occorre procedere alla riscrittura integrale del bilancio della Regione, oggi fortemente ingessato sulla spesa corrente, tenendo conto dei risultati, appunto, della spending review”. “Il bilancio zero – osserva la sindacalista – dovrà portare a processi di risparmio con l’obiettivo del risanamento dei conti e di liberare risorse per gli investimenti”.

“La relazione della Corte dei Conti sulla spesa di Agenda 2000 – conclude – conferma un quadro drammatico. Di tutto ciò adesso non si potrà non tenere conto: la questione della qualità della spesa si pone oggi come unica chance per una ripresa della nostra regione”.