La Cgil Sicilia chiede ai deputati dell’Assemblea regionale (Ars) di stanziare le risorse necessarie per garantire l’esenzione  dai ticket sanitari almeno per le fasce di reddito da 12 a 22 mila euro, per le famiglie numerose con figli al di sopra dei 6 anni e per quelle che hanno un figlio in età da lavoro inoccupato. La richiesta fa seguito all’incontro di oggi con l’assessore regionale alla Salute, “dal quale – dicono Elvira Morana, della segreteria siciliana Cgil, e Francesco Gervasi, del dipartimento salute della confederazione regionale – non sono scaturite risposte soddistacenti”.

Il 2 aprile la Cgil aveva indetto un sit-in davanti all’assessorato, poi sospeso in vista della convocazione di oggi. “Abbiamo chiesto – affermano Morana e Gervasi – di utilizzare per allargare le fasce di esenzione le risorse del piano operativo che scade il 31 dicembre, che ha previsto, per il 2011 e per l’anno in corso, 29.710 milioni di euro per il decremento relativo ai ticket secondo la vecchia normativa sull’Isee. Queste risorse vanno però integrate con altre del bilancio regionale”.

Per l’assessore regionale alla Salute, secondo quanto riferisce la Cgil, quelle risorse non sarebbero più disponibili per i ticket. Per questo il sindacato torna alla carica rivolgendosi ai parlamentari siciliani, affinché comunque si centri l’obiettivo dell’allargamento della fascia di esenzione. “Non può prevalere nel bilancio solo la logica del  dare un contentino a tutti, non eliminando gli sprechi. Bisogna  invece ragionare in termini di priorità”.

Morana e Gervasi ricordano il “salasso fiscale cui sono stati sottoposti i cittadini siciliani, il 73 % dei quali nella fascia di reddito sotto i 30 mila euro”. “Qui – concludono i due sindacalisti – stiamo discutendo del diritto alla salute. Non si può restare indifferenti di fronte alla logica ‘o mangio o mi curo’ che comincia a prendere piede, anche perché oltre a venire meno il diritto alla salute con la mancata cura e la mancata prevenzione, nel tempo si pagheranno costi sociali sempre più alti”.