Esprimiamo profonda soddisfazione per la sentenza del tribunale di Reggio Emilia, che ha riconosciuto il diritto al permesso di soggiorno per il coniuge uruguaiano di un cittadino spagnolo che vive in Italia, poiché il suo portato riconosce finalmente, anche nel nostro paese, diritti civili fondamentali, da lungo tempo riconosciuti in altri paesi europei”. Così Silvia Ioli, della segreteria Cgil di Roma e Lazio e Salvatore Marra, responsabile Ufficio nuovi diritti Cgil di Roma e Lazio: “Questa sentenza non fa altro che ribadire quanto già affermato in precedenti sentenze riguardanti casi analoghi, sottolineando in particolare il diritto alla libera circolazione delle persone all’interno del territorio europeo”.

“Mentre la giurisprudenza continua a fornirci importanti spunti e a ribadire concetti già espressi nella nostra Costituzione e in sentenze della Corte Costituzionale – proseguono i due sindacalisti –, il Parlamento e le istituzioni locali continuano a ignorare il problema e a non fare alcun passo in avanti su questo tema. La Cgil di Roma e Lazio è impegnata da diversi mesi nel partenariato europeo 'Oltre i confini', che ha proprio l’obiettivo di analizzare ulteriormente le discriminazioni legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere e all’immigrazione. Inoltre, un grande riconoscimento deve andare ad associazioni come 'Certi diritti'. che da anni si battono per il riconoscimento di diritti civili nel nostro paese anche per le persone lgbt. Sentenze come questa, dovrebbero servire da ulteriore sprone per tutte le istituzioni ad agire con forza nell’eliminazione di ogni discriminazione”.